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Da un punto di vista generale, sono biomasse tutti quei materiali organici di origine non-fossile che hanno un contenuto intrinseco di energia chimica. Essi includono tutta la vegetazione terrestre e acquatica, meglio detta biomassa vergine, e tutta la componente biodegradabile dei rifiuti organici, come i rifiuti solidi urbani, i reflui di origine animale, i residui agricoli e forestali, e alcuni tipi di rifiuti industriali.
Da un punto di vista normativo, la biomassa destinata a fini energetici è definibile secondo il D. Lgs 29 dicembre 2003, n. 387 - "Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità“.
La biomassa come fonte energetica rinnovabile |
L’energia chimica contenuta nella biomassa deriva, direttamente o indirettamente, dalla fotosintesi clorofilliana. Mediante questo processo, la CO2 e l’acqua presenti nell’ambiente vengono trasformate, grazie all’energia del sole, in materiale organico di accrescimento. In estrema sintesi, l’energia contenuta nella biomassa altro non è che energia solare immagazzinata e che viene convertita in energia elettrica con bilancio di CO2 nullo.
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